Alessandro Broccolo – Coach professionista

Toxic Workplace

11 Febbraio 2023

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Secondo uno studio del Mc Kinsey Health Institute l’ambiente di lavoro tossico “toxic workplace behavior” è la principale forma di malessere delle persone al lavoro.

Quando pensiamo ad un ambiente di lavoro tossico ci viene in mente la discriminazione, ma ci sono tanti altri comportamenti che lo rendono tossico in modo cronico e subdolo, proprio come l’infiammazione bassa ma costante nel corpo, quell’infiammazione che ci porta verso una malattia. Queste altre tossicità possono essere l’ambizione, l’invidia, il sabotare il lavoro altrui, l’incapacità dei leader; fino a qui niente di nuovo. 

Pensiamo oltre perché la tossicità è anche data da: paura, perfezionismo, mancanza di apertura, un ambiente che non supporta il coraggio, mancanza di giustizia, disordine mentale e pratico nel lavoro, impossibilità o incapacità di comunicare, tensione in sé stessi, cattivo stile di vita, identità e personalità come scudo. Sono tutti aspetti che entrano in una trasformazione strategica di Purpose WellBeing Governance. Corsi, formazione, pratiche di benessere non bastano da sole se non lavoriamo alle fondamenta di tutti gli aspetti che danno forma e sostanza alle relazioni tra persone e tra persone nell’ambiente. 

Questa fondamenta ha un nome: VITA. La tossicità è data anche dallo smarrimento che tutti noi abbiamo di fronte ai fenomeni della vita e questo avviene perché nessuno ci ha insegnato che siamo noi stessi parte del fenomeno; il fenomeno è uno solo per tutti, la vita, ma ognuno di noi si riflette in uno specchio che ci da l’immagine di qualche singolo aspetto di essa e così nasce la nostra identità con tutte le tensioni e le tossicità che si porta dietro. Quando in azienda mettiamo – non le persone – ma la vita al centro, possiamo cominciare a vederci come le onde dell’oceano; ogni onda, ognuno di noi, sale con la propria forma, ma tutti siamo parte dell’oceano e della sua forza. 


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