Alessandro Broccolo – Coach professionista

Si può vivere di solo amore?

5 Aprile 2022

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L’unica domanda di oggi è questa: si può vivere di solo amore? 

Ovviamente la risposta è si!

Da sempre siamo stati abituati, anzi ci hanno abituati, a pensare il contrario ed in un certo senso non si sbagliavano o non ci sbagliavamo.

Una relazione finisce perchè non si può vivere di solo amore o una famiglia è sempre alla rincorsa della felicità della vita di tutti i giorni perchè non si può vivere di solo amore.

Ci sono impegni, doveri, responsabilità, fatturati, ma anche affetti e il prendersi cura delle persone e delle cose che ci portano al nostro senso del dovere, alla nostra praticità del vivere e al rendere concreto e poco “da favola” il concetto di amore.

C’è qualcosa di sbagliato o non vero in questo? Quello che i nostri genitori o la vita stessa ci ha spesso insegnato è forse sbagliato? 

Potrei rispondere sia si che no e quindi la vera risposta è dipende.

Da cosa dipende?

Dipende dal capire cosa sia l’amore.

Partiamo dai concetti spirituali e arriviamo alla vita di tutti i giorni e scopriremo come il tutto sia ovviamente legato.

Direi di esordire così, brutalmente: a meno che non ci siano esseri illuminati e realizzati all’ascolto, nessuno di noi ha mai provato il vero amore.

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L’unico vero amore è Dio, non il Dio del dogma, ma il Dio assoluto, l’unica realtà sempre esistente, sempre manifestante, sempre disentificata.

Qualcuno di noi ha fatto l’esperienza di Dio? Ripeto se non ci sono esseri illuminati all’ascolto la risposta è no. Attenzione a non confondere l’esperienza, il conoscere, con il fatto di credere o di essere mossi dal fare del bene, cosa positiva, ma sempre umana, terrena e materiale, qui stiamo parlando di Unione totale.

Ci sono state e ci sono ancora persone che vivono in questa unione.

Mi sono permesso di dire che nessuno lo ha provato, l’amore, perchè il nostro amore dipende sempre da qualcosa.

Se vi dicessi: trasferisciti in un’isola deserta per sempre e sii innamorato ci potremmo riuscire? Se non c’è questa unione con l’essenza di tutto sarebbe per noi impossibile, saremo sempre alla ricerca di un pallone da chiamare “Wilson”.

Per chi ha figli: se vi dicessi riusciamo ad amare allo stesso modo tutti i bambini del mondo come i nostri figli? Ovviamente per la maggior parte di noi è no…ed il fatto che io abbia usato la parola “nostri” già la dice tutta.

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Il vero amore, quello che muove tutto, a livello cosmico e infinitesimale, contenuto in tutto ma che nulla lo può contenere, non è mai dipendente o identificato in qualcosa, semplicemente è.

Nel momento in cui per amare ci devono essere delle condizioni è ovvio che se cadono quelle condizioni si smette di amare.

Ma allora che soluzione c’è?

Per me si può fare tanto:

1 la prima cosa da fare è iniziare a vivere sapendo che l’unico traguardo è solo l’amore;

2 la seconda è ricordarci che tutto quello che ci succede e che non ci piace è solo nostra responsabilità (e non la faccio facile visto che anche io ho i miei problemi di salute quindi sono coinvolto in quello che dico)

3 la terza è cominciare ad essere più uniti, ringraziare e sorridere

4 la quarta, la più importante, ma che non funziona se prima non siamo concreti nel nostro stile di vita è sapere che esiste un modo per realizzarsi

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Se vedete in tutto questo c’è un filo conduttore: responsabilità.

Questo è un bellissimo insegnamento di un mistico, Sadhguru; responsabilità significa essere in grado di rispondere e quindi di essere consapevole. La consapevolezza è lo stato nel quale l’amore vive, l’essere realizzato vive. Noi siamo abituati a vedere la responsabilità legata all’azione; sono responsabile e quindi agisco, non è mia responsabilità e quindi non agisco, “me ne frego..ma cosa vuoi che cambi se io….” La collego all’azione e quindi dipende da uno stimolo al quale io reagisco o guarda caso con il quale mi identifico o no. 

Se non mi identifico con esso divento egoista, se mi identifico comunque lo percepisco come separato e quindi dipendono da esso..

Nel momento in cui io delego la mia responsabilità a qualcuno o qualcosa non sarò più responsabile; nel momento in cui delego la mia responsabilità di essere amore ad una persona perdo la mia responsabilità e “amo se…..”, nel momento in cui delego la mia responsabilità (ovvero agire con consapevolezza) al caffè, ai dolci, all’alcool, alle droghe, alle auto di lusso, al mio lavoro, perdo la mia responsabilità.

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Se ci pensate quella è l’unica vera regola del Libero Arbitrio…sarebbe stato bello saperlo prima no?

Se ci pensate questo è agisci restando dentro..resti dentro ma agisci…che non vuol dire non avere l’auto, ma vuol dire, come ormai ho detto in lungo e in largo non identificarsi con essa.

L’ultimo punto è il  percorso spirituale, si tratta di meditare, ma dietro c’è tanta conoscenza, tecnica, disciplina e quindi io mi fermo a quello che posso dire qui; portare il tema ad un livello così alto sarebbe solo usare il mio intelletto e non l’esperienza reale.

In ogni caso vi dico questo: si chiama percorso proprio perché gli effetti li vedi lungo il percorso e personalmente vi dico che ci sono.

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