Pensare positivo non funziona mai

Ma come? In effetti “eppur si muove” qui ha un doppio significato:

1 che l’evidenza sembra dire che sto dicendo una stupidaggine;

2 che potrei essere “giudicato” per questo 😅… ovviamente questa è una battuta.

Cominciamo con il dire che quasi tutto quello che funziona per ognuno di noi, a meno che non sia un inganno da “dipendenza” (e trovarlo da soli è dura), va bene.

Siamo bombardati da messaggi di crescita personale dove, a volte, emerge il “pensare positivo” e spero di non essere interpretato in tal senso.

𝐏𝐞𝐧𝐬𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐞 𝐚 𝐧𝐮𝐥𝐥𝐚, perché sarebbe come usare benzina per spegnere il fuoco, usare il “pensiero per cambiare pensiero”. 𝐏𝐞𝐧𝐬𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐚𝐥𝐥𝐢𝐧𝐞𝐚𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐢 𝐝𝐢𝐜𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐜𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚 della nostra neuro-fisiologia e neanche con quello che ci trasmette la spiritualità provata sulla nostra pelle. La #spiritualità quotidianità. Come sempre ognuno di noi trova il linguaggio più adatto, chi fisiologico, chi spirituale, chi entrambi.

👉 𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐯𝐞𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐟𝐮𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚 𝐞̀ 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐬𝐭𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐨𝐧𝐝𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐢𝐥 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐫𝐮𝐢𝐫𝐞 𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐨𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐫𝐞 “𝐬𝐢𝐠𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐭𝐢 𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐢” 𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐬𝐢 𝐞̀ 𝐬𝐜𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐨. Lo facciamo con le emozioni, con i desideri, con la #purpose.

Il nostro “mood”, scientificamente si chiama “affect” e io lo definisco il “sesto senso”. Esso, insieme agli altri 5 sensi, definisce come ci sentiamo in ogni situazione, grazie al cervello che anticipa questo stato. Lo fa in base alle esperienze passate. Nel confronto con la realtà possiamo imparare e aggiornare le nostre esperienze, ma questo richiede consapevolezza, volontà e magari il #coaching. 𝐈𝐧 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐞̀ 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐜𝐢 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐞𝐟𝐢𝐧𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐫𝐢𝐨.Ho riassunto in poche righe tantissimo (e quello che so io è ancora poco), ma 👉vi ricordo che sto preparando puntate, post e altri strumenti per le prossime settimane sul tema “come funzioniamo e chi siamo”.

Quando pensare positivo funziona è perché in “realtà” avvengono due cose o condizioni:

1 il nostro sistema nervoso, soprattutto grazie alla tonicità del nervo vago (ed in questo la respirazione gioca un grande ruolo), è regolato;

2 abbiamo imparato a dare significati diversi al nostro mood.

Qui entrano in gioco le emozioni positive, ovvero il significato sempre più vario, che riusciamo a dare alla nostra consapevolezza. Questa è la vera intelligenza emotiva.

Cosa portarci a casa da questo riassunto complicato?

– seguitemi, vi racconterò il tutto con più calma;

– vedremo come questo sia molto pratico per il nostro #benessere e la nostra #leadership;

– questo è quello che avviene nei percorsi di #coaching. V ricordo che potete sempre provare una sessione gratuita.

🕉 🌞🌲🙏 #UNO