Quante cose sono successe…IL VOSTRO GIARDINO INTERIORE
Lo so, non mi sono fatto sentire per un pò.
Per chi mi segue sugli altri canali, per chi ascolta il mio podcast, sapete però che non è stata una vera pausa, ma uno spazio di silenzio per fare in modo che arrivasse quello che ci serviva.
Di well-being, di benessere, si parla tutti i giorni, ma per me c’era ancora qualcosa che mancava.
Di nuovo, come già detto e scritto parecchie volte, è nella vita che troviamo le risposte e, allo stesso tempo, è ascoltando la vita che impariamo a rispondere.
Guardate, che quello che sto dicendo è come un iceberg, la vera sostanza è in profondità.
Quando parliamo di vita c’è il rischio di creare due partiti:
– il partito che vede la vita come l’insieme delle cose che facciano, che abbiamo, il come la costruiamo, quello che ci accade, le nostre relazioni, il nostro continuo pensare e dialogare dentro noi stessi e quindi la nostra rappresentazione mentale della vita. Chi di noi non fa parte di questo partito? Direi quasi tutti.
In questa parte di vita troviamo anche tutto quello che ha a che fare con il senso, la volontà, i bisogni, i desideri, la motivazione;
– dall’altra c’è il partito che ci fa vedere la vita in termini di vita, in senso mistico, in termini di presenza. Qui la vita è completa in sé stessa e noi dobbiamo semplicemente stare nel flusso. Non c’è bisogno di capirla, semplicemente E’.
Vedere un lato o l’altro fa parte del tranello, questa è la famosa Maya, l’illusione.
La vita, per come la sento io e cerco di viverla (ci provo) è entrambe le situazioni e le trascende.
Ma cosa vuol dire trascendere Alessandro, di che caspita stai parlando?
In questo caso trascendere vuol dire che se stai nel flusso, il tuo corpo, le tue energie, la tua consapevolezza, sono in armonia con il tuo ruolo nella vita materiale.
Le due cose non possono essere separate ed è per questo che per stare bene dobbiamo partire da come funzioniamo, da come sentiamo, da come percepiamo.
Difficile? Sì ed è per questo che lavorarci è fondamentale…ma tanto anche se non lo facciamo si respira lo stesso…però male e, respirare male, è il primo blocco al proprio benessere e all’espressione di sé.
E allora in questi mesi, proprio come si fa con un terreno, ho dovuto lasciarlo riposare perché potesse dare nuovi frutti.
La metafora non è casuale. Noi siamo un giardino vivente che va nutrito e coltivato, quindi predisposto, perché questa consapevolezza possa diventare realtà e armonia.
Questo fa il Well-Being Knowledge, lo stile di essere che ho creato per sviluppare un benessere autentico, completo e possibile.
Lo trovate su www.alessandrobroccolo.com
Grazie e un abbraccio.