Negli ultimi anni il “mondo olistico” è esploso e se è successo è perché ce n’era bisogno, un pò come per tutto quello che accade, almeno così mi piace pensare.
Mi piace pensare che le cose, che ci piacciano o no, che ci facciano paura o no, vanno in una direzione perché così deve essere.
Questo ad esempio è l’atteggiamento che ho nei confronti dell’AI dove, secondo me, gli aspetti pericolosi sono molto forti, ma della serie chi è che si immagina che questa evoluzione non vada avanti? Impossibile…
Avete mai sentito qualcuno chiedersi perché c’è internet? Perchè i social? perchè l’AI? Perché la bomba atomica? Non sto parlando di spiegare a cosa serve e che benefici o rischi ci sono..Sto parlando di perché esiste? Sicuramente qualcuno se lo è chiesto, magari qualche filosofo, ma non è un modo mainstrem di pensare all’innovazione, giusto?
Sembra che le cose accadano e il nostro ruolo sia quello di parlarne come se fosse qualcuno altro a farle accadere…possibile sì, ma se è qualcuno o meglio qualcosa d’altro, cos’è?
Ecco la mia solita digressione introduttiva, ormai ci siete abituati, ma mi piace estendere la riflessione…in un certo senso questo è essere olistici…inoltre estendere la riflessione ci aiuta a non ingabbiarci e fra poco vedremo quanto è utile.
Allora…
Il mondo olistico si è evoluto perché c’era la richiesta di guardare dentro sé stessi, di riprendere quello che una volta guariva e faceva star bene le persone e che è stato la base di tanti metodi e strumenti moderni, anche se spesso ce lo dimentichiamo. Penso ad esempio alla medicina Ayurvedica.
Ci sarà anche altro che ha fatto evolvere l’ “olisticesimo” ah ah ma per riassumere e intenderci questo può bastare,
Non vi sembra che spesso siamo ciechi di fronte alla ruota del tempo che gira e torna sempre nello stesso punto, solamente che lo fa con nuove forme, nuove condizioni, nuove persone e nuove menti e soprattutto esigenze diverse?
Forse tutti questi richiami al passato non sono altro che un futuro che torna nello stesso punto e quindi appunto un eterno presente.
Forse tendiamo a non vedere o sentire le cose, ma ovviamente mi devo porre sempre il dubbio che sto sbagliando nel vederla così.
Il mondo olistico viene spesso accusato di non essere scientifico, altre volte viene confuso con un puro benessere edonico, tipo andare alla SPA, avete presente? Cioè fare Yoga non è né andare alla spa e né ginnastica; ancora oggi, qui in occidente, la maggior parte delle persone non sa cosa sia lo Yoga e come sia possibile che un movimento fisico sia uno strumento spirituale…ovvio che ci sembra impossibile se non sappiamo che le asana, la parte di “ginnastica dello Yoga”, è solo un tassello di 8 fasi che portano alla realizzazione, all’unione spirituale, qualunque nome questa spiritualità abbia per voi.
Ci vuole studio, curiosità, come abbiamo visto nella scorsa puntata, quella curiosità che non ha un motivo ma è pura conoscenza.
Sono anni che sto in questo mondo, non nel mondo olistico, ma in quello…indovinate un pò….della vita. Ricordate che io metto la vita al centro, che Purpose significa esprimere la vita che pulsa in noi ecc ecc… bene se sto nella vita, anzi se ci provo a comprendere il senso della vita, visto che la risposta non è ancora così chiara, in un certo senso sono nel mondo olistico ma allo stesso tempo mi allontano.
Allora prima di raccontarvi cosa significhi per me olistico, vorrei provare a farci uscire dalla gabbia della mente, del giudizio, del bianco o nero.
Non vi sembra che tutti, proprio tutti e quindi me compreso, adoriamo troppo etichettarci in qualche modo, sposare una qualche causa dell’ego?
Non sto parlando di credere in qualcosa o di valori…anche se per me anche i valori rischiano di essere un’etichetta inutile…, ma ne capisco la validità umana, sociale e civile.
Qui sto parlando che o siamo scienziati, o siamo creduloni, o siamo quelli della palestra o siamo quelli dello Yoga; o siamo quelli vegani o siamo quelli della Keto.
E tutti che hanno una validità scientifica o spirituale, perché ormai queste sono le due etichette e sempre meno persone vogliono comprendere come, forse, è solo una questione di dimensioni e di strumenti.
Il cervello è quello che siamo? Il cervello se è quello che siamo allora non esiste l’anima?
Ovviamente non rispondo io per voi, vi invito solo a fare ricerca. Se siete fortunati (beati) questa ricerca vi porta alla soluzione, se siete nella norma troverete degli indicatori che vi permetteranno di unire tenendo separato, di stare fuori dalle gabbie e di vivere nella tensione.
Questo è olistico.
Detta in modo più semplice olistico è sapere integrare come ci sentiamo, che significato ha questo ci sentiamo e come esso ci porta ad agire, che sia linguaggio o movimento.
Questa integrazione non è casuale perché è, guarda caso, come la scienza ci spiega il funzionamento, ed in parte, il senso umano; ma è anche come la tradizione sapienziale (un modo più completo di chiamare la spiritualità principalmente orientale) ci dice che funzioniamo.
Ci sono diversi modi per arrivare allo stesso punto, diverse strade. Io credo che il problema, la nostra gabbia, sia che crediamo di voler arrivare allo stesso punto, ma in realtà i punti sono diversi. ATTENZIONE SU QUESTO.
Un esempio: se diciamo che andare in palestra e fare Yoga sono la stessa cosa siamo sullo stesso punto? Dipende.
Perché se andiamo in palestra per stare bene, ma anche essere più belli, bere e mangiare di più; se facciamo palestra sempre con il cell in mano e spettegoliamo non è la stessa cosa di fare Yoga.
Ma vale anche il contrario, possiamo fare Yoga con queste distrazioni e atteggiamenti…
Questo è un esempio di facile comprensione, ma è solo un esempio.
Io non credo ci siano tante persone che vanno in palestra per trovare la propria consapevolezza e scoprire chi sono, per unirsi a qualcosa di trascendentale, per capire i meccanismi della mente. Non conosco tante persone che ispirano ed espirano con lo scopo di trovare chissà cosa, ma lo fanno, lo facciamo, per spingere di più..
e di nuovo c’è anche chi fa Yoga così.
Qui il punto è diverso vedete? In entrambe le discipline potremmo, se conoscessimo i meccanismi del corpo e del respiro, fare l’attività per evolvere noi stessi e, anche se chi fa Yoga mi smentirà, io sono certo che posso realizzarmi spiritualmente anche andando in palestra. Il punto è che appunto, io vado in palestra per altri motivi e spesso è per alimentare ancora di più i miei vizi, come mangiare di più.
Olistico è essere chiari su cosa vogliamo scoprire di noi stessi e integrare quello che sentiamo, il significato che ha e come agiamo in ogni momento della vita.
Perchè sto facendo Yoga anche mentre cucino il minestrone, come, spesso, sto facendo un minestrone olistico mentre faccio Yoga…due punti diversi, due nutrimenti diversi…
Grazie.
Fonte: Il bro del quale parlo è Sulle origini della vita, del significato e dell’universo. Sean Carroll