Alessandro Broccolo – Coach professionista

La prima regola per eliminare lo stress è sapere che “non esiste”

30 Marzo 2022

Condividi su


Come posso eliminare lo stress?

E’ necessario rallentare la vita?

Da dove nasce lo stress?

Lo sentiamo in continuazione; lo stress, almeno nelle società “moderne” (lo scrivo tra “” perchè poi cos’è moderno? Creare stress?), è forse la malattia più grave che c’è. Lo stress più che una malattia è la causa di alcune di esse, non solo quelle che colpiscono la mente, ma anche il fisico. La correlazione tra stress e malattie cardiovascolari è riconosciuta.

Harvard Medical School “Chronic stress can lead to high blood pressure and heart disease. It can dampen the immune system, increasing susceptibility to colds and other common infections. It can contribute to asthma, digestive disorders, cancer, and other health problems. New research even supports the notion that high levels of stress somehow speed up the aging process”

Recenti studi, condotti anche in Italia mostrano anche una forte correlazione tra stress e modificazioni del DNA.

Non dovremmo mai stancarci di ripetere a noi stessi che noi siamo il frutto di come viviamo, dello stile di vita, di come pensiamo e di quanto siamo connessi con noi stessi o, al contrario, identificati con  l’esterno.

Questo blocco contiene contenuto inaspettato o non valido.Tentativo di recupero del blocco

Quello che ci succede nella vita è tutto in mano nostra nel qui e ora ed è solo dal qui e ora che si decide il nostro futuro, anche in termini di salute.

Questo vale anche quando parliamo di Karma, perchè il nostro bagaglio è quello che fa in modo che in noi ci siamo stimoli, compulsioni, abitudini e  pensieri che ci portano a credere di essere, pensare ed agire in un certo modo.

Il Karma è una memoria che la vita ha creato, quindi utile, ma se non proviamo a passare dalla memoria all’intelligenza, alla pura coscienza, vivremo sempre dal passato.

Questo blocco contiene contenuto inaspettato o non valido.Tentativo di recupero del blocco

Lo strumento per passare dalla memoria alla coscienza è la consapevolezza.

Che cos’è quindi lo stress? 

Lo stress è l’identificazione con l’esterno e l’attivazione di pensieri che ci portano a pensare che la nostra serenità dipenda solo da questo esterno.

Lo stress non è insito nell’oggetto, situazione, progetto, ma è dipendente dal modo in cui ci rapportiamo ad esso.

Vi faccio un esempio: il sole è la cosa più importante e bella che c’è, giusto? Se però ti picchia sempre in testa mentre lavori forse ti stressa! Diresti mai, in una situazione del genere, che il sole è stressante, è cattivo?

Ovviamente no.

L’unico vero antistress è la capacità di disentificare noi dalla situazione. 

C’è solo un’esistenza e ci sono tante manifestazioni.

Quello che siamo dentro, vita, anima, divinità, pura intelligenza (diversa dall’intelletto) è sempre calmo e tranquillo, ma noi ci siamo dimenticati di chi siamo; questo è un fatto che tutti i percorsi spirituali e di benessere ci ricordano.

Yogananda diceva: attivi nella calma e calmi nell’attività.

Vi dò la solita prova: perchè ammiriamo le persone che sanno sempre comportarsi in ogni contesto? Il principio è lo stesso; le nostre abilità ci servono come risposta alla situazione, ma la nostra calma interiore, il nostro benessere, restando sempre sul punto di massima consapevolezza.

Se diventiamo così non c’è stress, ma c’è solo risposta ad un’esigenza esterna che prima o poi finirà, perchè è esterna a noi.

Se ci pensate lo stress, nella sua funzione fisiologica ha proprio questa logica, ovvero la capacità di rispondere ad uno stimolo esterno di un preciso momento.

La soluzione, soprattutto nel mondo del lavoro, non è eliminare lo stress lavorando meno o in modo più sano (cosa che comunque sarebbe già un passo avanti), ma ricordandoci che noi siamo identificati solo in noi stessi, l’unica verità permanente, tutto il resto è solo il film della vita.

Vedere per credere; anche la quantità di lavoro che cos’è se non la necessità di accumulare e produrre illusioni di finto benessere? Non dovremmo produrle? Al contrario dovremmo solo sapere che sono mezzi, oggi il mezzo è diventato il tutto, siamo andati addirittura oltre il fine.

Alcuni consigli:

  • ricorda a te stesso di non identificarti con niente e con nessuno, neanche con la persona più cara che hai. Identificarsi è la base della divisione, se ami una persona non puoi essere diviso da essa;
  • quando sei stressato ascolta tutte le tue sensazioni ed emozioni e cerca di entrare dentro esse, di localizzarle e di conoscerle come “oggetti da osservare ed utilizzare”
  • pensa a quello che puoi dare e non a quello che puoi avere o all’immagine che puoi dare. Agisci coinvolto al 100%, ma disentificato al 100%. Questa è l’essenza del vero bene, del vero amore.

Infine pensa a quello che puoi e devi fare in questo momento, ora.

C’è un detto che dice: quando devi berti un caffè ti serve poco più di un Euro, anche se hai dei milioni di banca adesso ti serve un Euro. Bere il caffè pensando che ti serviranno dei milioni per i caffè futuri significa aver deciso che senza caffè non potrai vivere, quindi sei identificato, quindi nasce lo stress.

Ma come posso allora pianificare il futuro senza identificarmi? Esattamente così, pianifica un futuro dove sai oggi che vorrai essere sempre calmo e realizzato dentro e mai identificato; fatto questo, programma oggi la tua azione per realizzare in futuro la tua purpose, qualunque professione o ruolo tu voglia avere nella vita.

Grazie 🙏

Newsletter informazioni

ACCEDI