Alessandro Broccolo – Coach professionista

La neurofisiologia dell’amore e della leadership

21 Settembre 2022

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Oggi parliamo di neuro-fisiologia dell’amore. Il tema è centrale nella nostra vita, sia lavorativa che privata ed è legato alla leadership.

Partiamo da questo concetto: il leader è una guida e l’amore è quello che ci guida. Per creare questa direzione, questa guida, questa spinta, dobbiamo partire dalla regolazione del nostro sistema nervoso autonomo e dalla consapevolezza empatica.

Questo lega amore e leadership allo stile di vita.

Ovviamente, come sempre, preciso che affronto questi temi da coach e dopo vediamo perché il coaching vi può aiutare.

Non sempre, non per tutti, è possibile fare dei passi avanti nella propria autoregolazione se c’è qualcosa di profondo che ci blocca; in quel caso serve un altro professionista, ma un coach può essere comunque un partner.

Oggi vorrei “dimostrare” come sia veramente l’amore a guidare tutto; come questa guida, l’amore, sia parte del nostro programma e come, se non ce ne rendiamo conto, rischiamo di usare questo programma, fatto di cervello, corpo, ormoni, neurotrasmettitori e tutto quello che ci fa funzionare, per andare da qualche altra parte: aspettative, odio, stress, rincorsa, dipendenze e malattie.

Prima di tutto ricordiamo a noi stessi che per amore intendiamo quella sostanza, quella forza vitale che sostiene tutto e che, a differenza di quello che intendiamo noi come amore, non ha bisogno di nulla per sostenersi.

Questo lo rende differente da quella attrazione che noi chiamiamo amore. Lo rende però diverso solo se lo interpretiamo male, senza consapevolezza, senza evolverci al punto di pensare e sentire che noi siamo quell’amore, quel tutto, quell’UNO. 

Per approfondire andate sul mio sito e leggete il manifesto spirituale.

Amore e leadership sono la stessa cosa; questo è il primo messaggio innovativo della puntata.

Come possono essere la medesima cosa? 

Partiamo dalla leadership; essa è la consapevolezza della responsabilità che abbiamo rispetto al nostro mondo. Quando diciamo “nostro mondo” possiamo intendere la responsabilità che ci prendiamo rispetto all’evoluzione del pianeta, della nostra città, la responsabilità del mondo inteso come azienda, team, famiglia. 

Ma non ci fermiamo qua. Il vero leader è colui che è responsabile del proprio mondo interiore, lo scrivo nel mio sito e lo racconto spesso. 

Circoscrivere la responsabilità, la leadership, rispetto al mondo interiore rende la sfida evolutiva più potente perché il mondo interiore, anche se spesso non ce ne rendiamo conto, è più difficile da controllare, spesso non sappiamo cosa sia. Il mondo interiore è inoltre illimitato.

Essere responsabili del proprio mondo interiore significa trovare quella forza, quello scopo, quella purpose che ci permette di creare evoluzione e innovazione fuori di noi, nel mondo. 

Non innoviamo noi stessi in risposta all’esterno, ma innoviamo l’esterno come emanazione della nostra innovazione, responsabilità, consapevolezza e leadership interiore.

Per fare questo facciamo un percorso mentale, fisico e spirituale che è lo stesso dell’amore; anzi l’amore è il pre-requisito per sviluppare leadership.

Come si lega tutto questo a come funzioniamo? Desiderio, amore e attaccamento sono regolati da alcune secrezioni endocrine e soprattutto dai neurocircuiti della dopamina, della serotonina, dell’ossitocina in interazione con il nostro sistema nervoso autonomo.

Quello che ci interessa capire è questo: quello che noi chiamiamo amore è attivato dagli stessi meccanismi che governano la motivazione, in parte la ricompensa, il desiderio, l’umore, ma anche l’ansia e l’ossessione. Questi meccanismi, se non vogliamo affrontare temi come vite passate e Karma, sono frutto dell’apprendimento e dell’interazione tra noi, le persone e l’ambiente da quando siamo piccoli; fortuna, sfida, destino, possibilità, caso. Ognuno di voi ci dà la cornice che vuole.

Queste reazioni, in sinergia con il nostro sistema nervoso, fanno si che:

  • ci sentiamo sicuri o non sicuri rispetto ad una situazione;
  • ci sentiamo sicuri o non sicuri rispetto ad una o alle relazioni;
  • agiamo di conseguenza, anzi reagiamo.

In questo il nostro sistema nervoso impara da solo a regolarsi o non-regolarsi tra stati di stress, focus, motivazione, rilassamento, chiarezza o paura e difesa.

Anche se l’abbiamo chiamato sistema nervoso autonomo, oggi sappiamo che possiamo intervenire per regolarlo o perché torni il più possibile ad auto-regolarsi nel caso sia andato in “palla”. Oggi non vedremo come, faremo delle puntate dedicate, la respirazione è uno dei metodi.

Il nostro sistema nervoso cerca quindi in ogni momento connessione, amore e sicurezza e questo ci porta appunto a cercare, desiderare e attaccarci ad un tipo di amore e di persone e situazioni. Questo definisce quello che crediamo di volere, i bisogni e i nostri desideri.

Quello che stiamo dicendo è questo: se non ci dedichiamo alla nostra crescita interiore, alla leadership interiore, all’amore dentro di noi e a tutte le discipline che ci permettono di svilupparlo, è facile che l’amore sia solo una ricerca di conferme, ricompense e soddisfazioni chimiche che il nostro sistema si è abituato a cercare o dalle quali vuole scappare.

Tutto questo è normale; tutti siamo in questa situazione e per tutti noi questa è la sfida. Una sfida che richiede disciplina, leadership e ovviamente amore.

Cosa succede se invece regoliamo il nostro sistema e quindi la nostra mente? Succede che queste reazioni vengono utilizzate per il loro vero scopo ovvero unire tutti noi, creare empatia. Mano a mano che questo nuovo equilibrio avanza cresciamo spiritualmente e questo succede anche se non abbiamo nessuna fede esplicita, l’amore è la prova scientifica della fede e sta a noi creare l’esperimento. Il laboratorio siamo noi stessi e questo è l’esperimento scientifico che ci costa più fatica, ma che ci darà la più grande delle nostre soddisfazioni, una soddisfazione che non crea il picco di dopamina per poi privarcene, ma uno stato in cui la dopamina fa esattamente quello per cui è stata creata: motivarci.

Oggi la scienza dà prova di tutto questo. Grazie al neuro-imaging noi vediamo come nel cervello di una madre e di un figlio si attivino le stesse parti quando sono in coerenza nervosa e neurale, ma tutto parte dal sentire interiore. Oggi sappiamo che l’empatia è proprio la capacità sia cognitiva che emozionale di creare sinergia tra due o più sistemi.

Cosa significa? Significa che quando c’è coerenza interiore, quindi leadership, i sistemi nervosi, le menti, i corpi, gli intenti, gli scopi delle persone vanno in sinergia.

Se ognuno di noi si impegna a sviluppare questa coerenza, questo equilibrio, allenando il proprio sistema ad auto-regolarsi e innamorarsi possono accadere tre cose:

1 benessere personale

2 benessere sociale

3 supporto e amore reciproco

I tre punti sono in sinergia e hanno a che fare con Purpose e Leadership. Se io sono in equilibrio personale ed empatico sono responsabile del mio mondo e sono leader. Se sono in equilibrio sono di supporto perché gli altri riflettano in sé il mio equilibrio e sono leader.

Sono leader anche e soprattutto quando io sono in equilibrio ma attorno a me ci sono persone che invece sono ancora in cammino; da leader farà la mia parte per trasmettere questo amore.

Ecco questo è quello che grazie al coaching io posso fare con voi. In un percorso di sessioni, ma anche in una singola sessione, possiamo fare chiarezza su quello di cui avete veramente bisogno per raggiungere i vostri risultati di amore e leadership, quindi di empatia e di ispirazione per voi stessi e per gli altri. Il coaching è il primo passo per acquisire consapevolezza rispetto alla propria forza mentale ed a come questa si relaziona alla regolazione del vostro sistema nervoso. Da qui possiamo poi unire pratiche legate allo stile di vita.

E nei gruppi, nel lavoro in team cosa possiamo fare?

Un esempio pratico: se prima di una riunione facessimo tutti una pratica di centratura per regolare l’asse cuore-cervello, creeremo quella coerenza tra persone che si crea, in modo automatico, senza tante skill, tra mamma, papà e figli.

Grazie.

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