Alessandro Broccolo – Coach professionista

Episodio 29 – Il Multitasking fa benissimo!!

12 Gennaio 2022

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Ma come?

Tutti ci dicono che il multitasking è l’origine dello stress, non è forse così?

E’ sicuramente così, ma 

questo accade perché siamo fuori noi stessi. Il multitasking che fa male è fatto di identificazione, distrazione e compulsione. Il multitasking che fa male è fatto di dispendio energetico. Il multitasking che fa male non è basato sull’intuizione. Il multitasking che fa male è contro la nostra biologia.

Tutti questi aspetti sono quelli che guidano il nostro attuale multitasking.

Prima di arrivare alla nostra massima potenza, il multitasking consapevole, proviamo a vedere perchè tendiamo invece ad andare fuori noi stessi, con un multitasking dannoso, un multitasking distratto.

Che ruolo hanno il nostro corpo e soprattutto la nostra mente, in questo modo di fare, agire e pensare?

Noi siamo dotati di un “sistema” potentissimo. Ormai ci stiamo sottovalutando così tanto dal pensare che un computer, che la tecnologia, siano più potenti di noi.

Non è così, non c’è niente di così potente, veloce e percettivo come il corpo umano, con i suoi sensi e la mente, con i suoi pensieri e la sua energia. 

La tecnologia è in fin dei conti un qualcosa che stiamo sviluppando noi, grazie a delle intuizioni che diventano energia, materia, tecnologia e quindi realtà, virtuale o materiale che sia. 

La tecnologia è un’espansione di quello che siamo e che ci permette di andare oltre certi limiti. Scopri di più su questo tema in questa puntata con Riccardo Bassetto di Tecnicismi.

Prima di espandere il nostro potenziale attraverso la tecnologia, dovremmo farlo attraverso i nostri grandi strumenti che sono corpo, mente ed energie. Chi lo ha fatto sa e può agire in una fonte infinita che non ha eguali. Tra arrivare al 100% di questa capacità e la poca percentuale che stiamo manifestando ora c’è di mezzo il nostro “percorso”.

Vediamo alcuni di questi strumenti.

La mente è quella struttura o quello stato, che ha permesso al tutto e continua a permettere al tutto, di crearsi e di ricrearsi; la mente è quella dimensione che tiene in vita tutto e che alimenta la vita grazie al suo desiderio. E’ per opera della mente che veniamo al mondo, è per opera della mente che viviamo in un certo posto con delle persone, è per opera della mente se facciamo un certo lavoro ed è per opera della mente se abbiamo vizi, passioni, abitudini e compulsioni alle quali ci abbandoniamo o che vogliamo superare.

Come abbiamo detto io e Richard Romagnoli in questa puntata, la mente non va demonizzata, perché senza di essa nulla potrebbe esistere in modo manifesto, sarebbe tutto solo potenziale, anzi sarebbe tutto solo spirito, il nulla immobile e le sue energie, ma queste devono diventare pensieri, forme, materia, elementi e per questo c’è la mente.

Se questa mente c’è ed è così potente perchè non dovremmo usarla al 100%? Perché non dovremmo essere così veloci da poter essere coinvolti in tante cose?

La rivelazione di oggi è proprio questa: il percorso che stiamo facendo insieme, lavorando  sull’allineamento ed espansione di corpo, mente ed energie in un percorso spirituale, è proprio quello che ci serve per diventare potentissimi nel multitasking.

Quali sono i motivi per i quali il multitasking “non spirituale e consapevole” ci assorbe tutte le energie e ci fa ammalare?

  1. il primo motivo riguarda proprio le energie. Se non pratichiamo regolarmente, con pazienza e senza aspettative, una qualunque disciplina di espansione del corpo e della mente, una qualunque disciplina che ci possa far realizzare chi siamo, la nostra energia sarà sempre limitata a quella che il nostro corpo a fatica produce. Perchè a fatica? Perché lo stile di vita che abbiamo, vedendolo a 360 gradi, riduce la capacità di produrre energia e di espanderci. Magari qualcuno di voi al primo ascolto, si potrebbe fare una risata. In fin dei conti tutti parlano di stile di vita, ma noi continuiamo a guardare l’insieme e non il punto. Proprio così; questo è forse l’unico caso nel quale bisogna guardare il singolo punto, il singolo ramo e non la foresta, perché i danni causati dallo stile di vita sono fatti di migliaia di piccoli disequilibri che tutti i giorni, per una vita intera, diamo al nostro corpo e alla nostra mente che, per contrasto, cercano di stare in equilibrio, in omeostasi;
  1. il secondo aspetto è la non consapevolezza. Se già fino a qui abbiamo ribaltato tutte le nostre credenze, con questo punto peggioriamo la situazione :-))). Siamo abituati a pensare, anche nel mondo del benessere e della meditazione, che la consapevolezza sia la capacità di concentrare la mente su un’unica cosa e di essere totalmente presenti nel momento. Questo funziona come allenamento, ma non è il punto di arrivo. Se è vero che da qualche parte dobbiamo partire, è anche vero che sapere chi siamo rispetto a dove stiamo andando è tutto quello che ci serve.

Sapere chi siamo è la vera consapevolezza.

Da questa consapevolezza possiamo quindi provare a cambiare il come ci percepiamo e chi siamo rispetto a tutto, quindi anche al nostro corpo e alla nostra mente. Questo ci porta dritti al punto tre;

  1. se sappiamo espandere le nostre energie, come detto nel punto uno e se sappiamo chi siamo, possiamo allora smettere di identificarci con corpo, mente e tutte le cose e persone del mondo. 

Ripetiamo: energie e stile di vita, non consapevolezza e quindi identificazione, creano il multitasking che ci fa stare male.

Ma chi è il lupo cattivo? Qual’è la causa di questa nostra mania di fare troppe cose tutte assieme senza nessuna attenzione reale?

Possiamo chiamarla in tanti modi:

  • compulsione;
  • instinto;
  • risposta sensoriale;
  • risposta emotiva;
  • vizio;
  • abitudine;
  • assenza di libertà;
  • mancanza di forza di volontà.

Fino a che non costruiamo in noi una consapevolezza e un metodo per non essere guidati da tutte queste trappole, la nostra mente andrà sempre dove vuole lei, ovvero verso il multitasking dannoso e inconsapevole.

Il multitasking ci toglie energie quando:

  • non è volontario e libero;
  • non è completamente coinvolto nel momento presente.

Se noi riusciamo ad essere volontariamente presenti e coinvolti in quello che facciamo possiamo agire e pensare in tanti posti e azioni contemporaneamente, ma dentro noi stessi. 

Nella vera consapevolezza di chi siamo, saremo sempre li e quindi non prosciugati delle nostre energie.

Ricapitoliamo.

Il nostro stile di vita e la nostra consapevolezza di chi siamo ci possono rendere liberi, presenti e appunto consapevoli. 

Lavorare su questi due aspetti, stile di vita e  consapevolezza, produce automaticamente il distacco da compulsioni, reazioni, vizi e, tornando al multitasking, da distrazioni e soprattutto paure. Può accadere piano piano o tutto d’un tratto, dipende da persona a persona, ma accadrà. Questo distacco accresce la nostra consapevolezza e grazie ad una maggiore energia riusciamo a dare il massimo in tutto quello che facciamo. Grazie a questo distacco non agiamo più spinti da qualcosa di esterno, che sia nel corpo, nella mente o nelle aspettative del mondo, ma agiamo spinti da quello che siamo dentro, dalla nostra Purpose. Questo distacco produce il massimo coinvolgimento in ogni cosa e questo ci rende multitasker.

Prima di chiudere, abbiamo parlato anche di paura. Si, perché il multitasking guidato dalle abitudini e dalle aspettative, consce o subconscie che siamo, è una forma di reazione alla paura, è ansia ed è per questo che ci porta allo stress. 

E’ la paura di non essere qualcosa se non facciamo e agiamo, mentre noi siamo già tutto dentro ed è da questo punto che possiamo fare e agire.

Anche oggi abbiamo visto come un percorso spirituale sia la cosa più pratica e performante che possiamo fare.

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