Pensavo al concetto di creare valore. La prima volta che ho sentito parlare di valore è stato quando mi hanno spiegato l’IVA. Oggi quando leggiamo o diciamo di voler creare valore credo che nessuno di noi pensi all’IVA, che poi forse è l’esempio tecnicamente sbagliato, e tutti pensiamo ad un qualcosa che “abbia un senso, che serva veramente, che migliori”.
Una delle maggiori sfide della nostra quotidianità, per chi si guarda dentro e tra i venti e le nubi del mare aperto della mente, vede e grida con consapevolezza “terra”, indicando un breve momento di chiarezza che presto svanisce, è il dover convivere con degli opposti che “non si attraggono”, ma ci sono punto e basta.
La riposta non è mai bianca o nera ma sempre grigia e le sfumature sono ben più di 50.
Gli opposti sono: forse non c’è nessun valore da creare, ma non possiamo fare a meno di crearlo.
In questi momenti di chiarezza può emergere il contrasto tra la sopravvivenza e il vero bisogno.
Creare valore…, ma cosa vuol dire? E’ veramente possibile dire che oggi conta, nell’economia, creare valore? Perché, se ci fermiamo a pensare, questo potrebbe essere solo un gioco della mente che si auto-illude che ci sia veramente bisogno di quel nuovo valore, quando invece è da sempre lo stesso bisogno, a volte animale, a volte egoico ed a volte virtuoso, che viene soddisfatto con nuove forme di consumo, che ci piace chiamare “esperienze”.
L’ipotesi è: la vita, ovvero quel qualcosa che permette di vivere (e non l’insieme delle nostre azioni) è già tutto il valore, quindi come possiamo generarne di altro?
Ma se siamo tutti qui a farlo o a provarci non può che essere la strada che dobbiamo percorrere.
Da qui si apre la possibilità per ognuno di noi di concepire il proprio valore e come generare valore. Il tema dei valori, come quello dell’impatto, è un tema da coaching, perché in ognuno va costruita la risposta.
Grazie #coaching#leadership#purpose#benessere#spiritualità ????