Qual è lo scopo della nostra vita?
Dallo speech Tedx Cortina del
26 agosto 2022.
Tema #limitless.
Tutto è cominciato facendo il coach, anzi molto prima, è sempre stato dentro di me come lo è in tutti noi, ma facendo il coach l’ho iniziato a comprendere.
Di cosa sto parlando? Sto parlando di trovare lo scopo della nostra vita, quella che per i più moderni e innovatori si chiama Purpose e che da sempre ha un nome che dovremmo riportare di più alla nostra vita laica: VOCAZIONE.
La nostra vocazione è quello che siamo destinati a fare, anche se oggi scopriremo che il fare è una conseguenza dell’Essere e nell’Essere non c’è scopo.
La nostra vocazione è naturale, anche se questo non significa che sia una strada in discesa e senza ostacoli.
Trovare lo scopo nella vita… partiamo con tre messaggi:
1 – non c’è nessuno scopo nella vita, la vita stessa è lo scopo;
2 – il nostro sforzo, quindi lo scopo, è realizzare la vita come esistenza eterna;
3 – questa esistenza è Puro Amore e noi possiamo vivere di questo amore.
Questo messaggio, che ho articolato in tre punti, è in realtà solo UNO e UNO qui è detto tutto in caratteri maiuscoli, perché è proprio a Quello che mi riferisco ed al quale oggi non diamo nessun nome, ma che per chi lo vede è l’Eterno, l’Amore, l’Intelligenza, la Coscienza che muove tutto, è in tutto e contiene tutto.
Quello che vi sto per dire non vuole essere un insegnamento e ogni vita ha la sua storia, ogni storia la sua soluzione e tutte meritano la nostra comprensione e rispetto.
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Ripartiamo dal coaching.
Anche se ormai tutti siamo un po’ coach, quando lo si fa per professione si supportano le persone nel fare chiarezza rispetto ai loro obiettivi.
Quindi a me non piace dire che un coach ti aiuta a raggiungere gli obiettivi, preferisco dire che un coach ti guida ad auto-liberarti dai condizionamenti e pensieri che ti impediscono di vedere.
Di vedere cosa?
Facciamo attenzione su questo: di vedere se quello che vogliamo è quello di cui abbiamo veramente bisogno.
Sì, perché spesso quello che vogliamo è frutto di illusioni, mentre quello di cui abbiamo bisogno è molto più vicino a quello che Siamo veramente.
Siamo amore, siamo quell’UNO, e l’amore non ha bisogno di nulla per sostenersi, ma al contrario è l’amore che sostiene tutto e se vi sembra poco reale è perché state pensando, come tutti noi, all’amore mentale, ormonale, terreno, naturale, che è fatto anche di aspettativa ed a volte di odio.
Se andiamo a fondo tra i due (l’amore divino e quello terreno) c’è un collegamento e lo vedremo tra poco.
Come si fa a far emergere quello che siamo, questo UNO, questo amore e quello di cui abbiamo bisogno?
Come scrivo nel mio libro: “come si fa a mettere al primo posto Chi Siamo e godersi la vita, invece di godersi la vita per scoprire chi siamo?”
I modi sono tanti.
Chi di voi non ha fatto corsi o ogni tanto non sbircia qualche esperto, qualche influencer che ci insegna le ultime novità sullo yoga, il fitness, l’alimentazione, la meditazione… oppure nel lavoro chi non ha fatto corsi di performance, leadership, diventa la miglior versione di te stesso?
…
Ok poi quanti di voi riescono a vivere sempre così, soprattutto fuori dal lavoro, come esistenza e benessere interiore?
… immagino molti meno.
Tutti questi insegnamenti servono, i miei preferiti sono stile di vita e meditazione, ma c’è un grande MA: non tutto funziona per tutti allo stesso modo, perché in ognuno di noi c’è stampato un sottile e POTENTE messaggio a livello del nostro sistema nervoso che ci fa percepire la vita e la sua sicurezza in un certo modo.
Persino la meditazione che è il metodo universale per arrivare all’amore, alla libertà e alla comprensione di Sé non può essere affrontata da tutti allo stesso modo…
Riassumiamo: percependo attraverso i sensi noi creiamo il nostro mondo, si attivano in noi delle risposte e reazioni fisiologiche e chimiche che creano emozioni (si, le emozioni hanno una base chimica) e quello che ci piace e non ci piace; iniziamo a vivere e pensare sulla base di quello che c’è fuori, che noi registriamo dentro e che crediamo essere il vero mondo.
Per quasi tutti noi il tempo è passato a cercare di cambiare il mondo fuori.
La cosa simpatica è che questa reazione, questo fuori, non è solo frutto di quello che apprendiamo da bambini, ma in noi ci sono registrate tutte le reazioni e la memoria dell’evoluzione della vita e del sistema nervoso in milioni di anni (e delle nostre vite passate per chi le vede).
Noi funzioniamo esattamente come la vita stessa si è programmata da sempre ovvero per sopravvivere ed evolvere.
Allora vi chiedo:
1- come facciamo a sapere chi Siamo se per quasi tutti noi l’identità e la realtà sono la reazione a quello che c’è fuori?
2- come facciamo a dirci di dover vivere nel presente se tutte, tante, (pensateci voi per voi stessi) delle nostre azioni sono frutto del passato?
3- come facciamo a sapere di cosa abbiamo bisogno se il nostro sistema agisce a volte più velocemente e indipendente dalla ragione?
La spiritualità (anche se non da queste parti) ci insegna una cosa importante: il nostro sistema nervoso è il nostro più grande strumento, ma è fatto per dirci come stiamo e non chi siamo.
Ovviamente grazie alla possibilità di evolvere il come stiamo possiamo realizzare chi Siamo, ma confonderli ed identificarci con corpo e mente ci ha confusi.
Per questo Yogananda, un grande Yogi e Santo realizzato, diceva che l’unica vera religione è il nostro sistema nervoso.
Ma se ci porta lontano dalla nostra natura divina vuol forse dire che tutto questo meccanismo sia sbagliato?
NO, perché non ci sta portando lontano; il nostro sistema nervoso cerca sicurezza, connessione con gli altri e amore in continuazione, ma questa ricerca la fa fuori, semplicemente non è abituato a cercare dentro la risposta e per questo noi crediamo di essere il ”come stiamo”.
Noi ci siamo persi su un punto ovvero il confondere le esperienze, che per loro natura nascono e muoiono e sono messaggi, con la vita, che è eterna, esistente e puro amore.
Trovare lo scopo nella vita fuori, nel mondo, negli avvenimenti, nelle emozioni, nel successo, nelle relazioni non ci darà mai quel senso di totalità che cerchiamo, perché per loro natura tutte queste cose cambiano e non restano.
Neanche un’altra persona può essere il nostro scopo… e io sto per diventare papà e quindi mi rendo conto del peso di quello che sto dicendo.
Un’altra persona, tra persone, possiamo però supportarci in modo che ognuno possa realizzare la vita, l’amore come esistenza, il vero scopo. Se facessimo questo ci sarebbe solo fratellanza e amore.
E allora l’amore non è un metodo ma è una cornice nella quale emergono gli altri metodi.
L’amore è lo strumento base per IMPARARE A RISPONDERE ALLA VITA ed è la batteria, l’energia infinita, dalle quale noi possiamo cambiare la nostra mente, la nostra chimica e trasformare il come stiamo in chi Siamo.
Questa è la neuro fisiologia dell’amore… fare bio-hacking di noi stessi.
Rispondere alla vita è resilienza.
Ogni esperienza è lo strumento per comprendere il messaggio della vita.
In ogni esperienza c’è già sia la domanda che la risposta.
In ognuno di noi e in tutto c’è il seme di eternità e amore che possiamo far fiorire che è quello che Siamo.
In questo non c’è però niente di singolo, di personale: come ci dicono tutte le religioni le nostre azioni, i nostri sogni, il nostro lavoro, ma anche e soprattutto i nostri pensieri, dovrebbero sempre e solo essere indirizzati a far fiorire questo UNO che è in noi, questo amore, questa infinità, questa purezza, perché in realtà stiamo lavorando per noi stessi, per quello che Siamo.
…e la nostra individualità è qualcosa di inutile?
Di nuovo NO.
In tutto questo il nostro ego, la nostra individualità, i corsi di crescita personale che scegliamo o il tipo di yoga o sport che facciamo sono strumenti che ci permettono di dare, ognuno a modo proprio, valore allo stare insieme, ci permettono di esistere in carne e ossa e crescere insieme e di avere compassione anche di chi ci sta antipatico.
E QUI VEDETE IL LEGAME CON L’AMORE TERRENO, qui vedete il legame con l’amore di genitori e la possibilità che possiamo fare con tutte le nostre esperienze.
Nella sostanza è proprio come dicono tutte le fedi del mondo: l’IO non esiste, siamo tutti e solo UNO…
e solamente se accettiamo L’IMPERMANENZA delle esperienze e facciamo fiorire l’amore POSSIAMO REALIZZARE IL DONO ETERNO CHE CI E’ STATO DATO: LA VITA.
e questo è il nostro unico SCOPO.
SE c’è qualcosa di più #limitless di questo fatemelo sapere.
Alessandro Broccolo Life Purpose Coach