Devo dire grazie alla piccola Aurora che qualche settimana fa mi ha aiutato a fare questa riflessione.
Dovremmo sempre ricordarci che i figli non sono nostri, ma sono della vita.
Dovremmo ricordarcelo ma ce lo dimentichiamo spesso.
Come fare a ricordarselo, ma soprattutto ad accettarlo?
Perché possiamo fare tutte le riflessioni interiori che vogliamo, ma poi questo legame che si crea è fortissimo e come per magia non solo i bisogni dei figli diventano i nostri, ma anche i nostri diventano i loro.
Quello che ho capito io è questo: i figli sono il modo in cui la vita ti si ripresenta davanti come possibilità mentre sei ancora vivo. Non è banale dire mentre sei ancora vivo perché, se osserviamo, la vita per vivere ha bisogno della morte.
Ma con i figli invece no, c’è vita che amplifica la vita e se entriamo in questa vita in punta di piedi, senza fare rumore ma per imparare, potremmo, forse portarci a casa qualche lezione di amore universale e imparare ad amare tutto e tutti come fossero figli nostri.
Nella pratica è difficile, ma l’intenzione la possiamo sviluppare.