Alessandro Broccolo – Coach professionista

Questa “mania” di avere un impatto

14 Dicembre 2022

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Quando faccio coaching mi succede spesso; le persone arrivano alla seconda o terza sessione e mi dicono che vogliono avere un “impatto” nel mondo e nelle altre persone e spesso il loro lavoro attuale, anzi dovremmo dire il Life Balance attuale, non glielo da.

Quando ascolto un podcast della cosiddetta “crescita personale” idem, la frasetta “dare il proprio contributo nel cambiare il mondo” prima o poi viene fuori.

E spesso ci viene detto che questo contributo lo possiamo dare facendo quello che ci piace, lavorando poco e trovando pienezza nella nostra vita… per poi scoprire che chi è arrivato lì, perché effettivamente c’è chi ce la fa, spesso ha avuto tanto coraggio, pazienza, motivazione e ha lavorato tanto.

Se ci tiriamo su le maniche in questo modo in attesa di avere un impatto, potrebbe finire che ci facciamo del male, fisico, mentale e interiore.

Insomma un mondo raccontato come ideale, ma che più che ideale è reale e spesso la realtà è diversa dai racconti e tanto più c’è successo tanto più questa consapoevolezza deve emergere.

Nel coaching abbiamo la possibilità di esplorare cosa sia per voi il vero significato di “impatto”, ma in questa puntata cosa possiamo fare?

La riflessione che vi invito a fare è proprio sul significato del termine. A me impatto fa venire in mente una meteorite, con i danni che può fare quando tocca terra.

La riflessione è: “ma l’impatto è qualcosa che dobbiamo cercare nel risultato che abbiamo in quello che facciamo o è qualcosa che dobbiamo essere?”

Sono molto sincero in questo, perché non è che io sia escluso da questo richiamo personale, mentale, sociale di essere un qualcuno che fa la differenza, ma altrettanto sinceramente mi chiedo, e chiedo a voi, se l’impatto non sia una nostra predisposizione interiore, mentale e anche fisica, nella quale ci sentiamo completi e bene indipendentemente dalla dimensione di quello che facciamo.

Potremmo arrivare a diventare così virtuosi e umani, da riuscire ad avere questo impatto in noi stessi anche quando stiamo facendo qualcosa che non ci piace del tutto e questo riguarda sia la nostra vita privata che lavorativa, per questo ho parlato di Life Balance, che in questo caso, se lo portiamo in una dimensione più consapevole, diventa Life Purpose Balance.

Perché la mia esplorazione personale di impatto mi porta a cercare di crearlo in me come stato perenne e più che una meteorite, mi piace pensare di provare ad essere il sole stesso, che sta li, illuminando e riscaldando e fa il suo lavoro, anche quando è nuvoloso, perchè le nuvole lo coprono, ma non lo spengono.

Spesso non ci riesco, ma almeno ci provo.

Questo tipo di impatto è molto pratico, non è una fantasia. Quando propongo che sia un modo di essere non è la classica frase “filosofica fatta”, perchè l’impatto che abbiamo sulla nostra neuro-fisiologia e quindi su come stiamo, pensiamo e agiamo, si costruisce minuto per minuto, in tutte le attività, compreso quello apparentemente più inutili come il lavare i piatti.

Il sole è calore per se stesso e di conseguenza per gli altri! 

Allora se questa riflessione vi piace potete provare a portarla nella vostra realtà, ma questa è solo la prima parte, perché poi va capito come calarla nella strategia e operatività della vostra quotidianità.

Questo è un lavoro che potete fare da soli o, se volete essere più veloci e più profondi con me, il vostro Life Purpose Coach.

Grazieee

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